Il patrimonio boschivo italiano ha da sempre rivestito un ruolo di fondamentale importanza, plasmando non solo l’economia, ma anche la cultura e la tradizione del paese. In questo contesto, il legno di castagno si distingue come un materiale pregiato, donando un carattere unico a numerose applicazioni. Eppure, nel quadro attuale in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale, l’industria del legno è chiamata a rinnovarsi attraverso pratiche responsabili e rispettose dell’ambiente.

Il legno di castagno, con le sue eccezionali proprietà intrinseche, si è affermato come un’importante risorsa multifunzionale. La sua durevolezza, resistenza e bellezza estetica lo rendono ideale per una vasta gamma di applicazioni, dalla costruzione di mobili di alta qualità alla realizzazione di pavimenti, rivestimenti e strutture architettoniche. Tuttavia, la crescente consapevolezza ambientale ha posto l’industria del legno di fronte a nuove sfide, richiedendo un approccio più attento e sostenibile nella gestione delle risorse forestali.

Nell’ottica di affrontare queste sfide, la sostenibilità è diventata il fulcro dell’industria del legno italiano. In questo contesto, le certificazioni ambientali, come il Programma di Certificazione della Gestione Forestale Sostenibile (PEFC), hanno assunto un ruolo chiave. Queste certificazioni rappresentano il sigillo di approvazione per una gestione forestale responsabile, attestando che il legno di castagno utilizzato proviene da foreste gestite secondo standard elevati di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

La scelta di adottare pratiche sostenibili non solo preserva la ricchezza delle risorse forestali, ma contribuisce anche a mantenere gli ecosistemi intatti, preservando la biodiversità e mitigando gli impatti ambientali. La gestione responsabile del legno di castagno non si ferma alla certificazione, ma si estende a una visione olistica che considera l’intero ciclo di vita del materiale, dalla foresta al prodotto finito.

L’impegno dell’industria del legno verso la sostenibilità non è solo un atto responsabile, ma anche un investimento nel futuro. I consumatori, sempre più orientati verso scelte eco-compatibili, trovano fiducia nel marchio che attesta la provenienza sostenibile del legno. La trasparenza nella catena di fornitura, la tracciabilità delle risorse e l’adozione di pratiche cedue rappresentano pilastri fondamentali in questo percorso verso un’industria del legno italiana ancor più rispettosa dell’ambiente.

In questo articolo, esploreremo il tema della sostenibilità nel contesto del legno di castagno, focalizzandoci sulle certificazioni che ne attestano la provenienza e la gestione responsabile delle risorse, chiavi principali per una lavorazione sostenibile e che sia sempre attenta alla natura.

L’impegno per una gestione sostenibile reale e certificata

Nel contesto della produzione e lavorazione del legno di castagno, la gestione sostenibile del bosco ceduo emerge come un elemento chiave per garantire la continuità di questa risorsa naturale preziosa. Il bosco ceduo, caratterizzato da un ciclo di taglio regolare e una rigenerazione costante, rappresenta un modello di gestione che equilibra le esigenze umane con la conservazione degli ecosistemi forestali.

Nello specifico, il bosco ceduo è una forma di gestione forestale che coinvolge la raccolta periodica di alberi maturi e la successiva rigenerazione naturale o piantagione di nuovi alberi. Questo approccio consente una produzione continua di legname senza compromettere la salute a lungo termine della foresta. Nel caso del legno di castagno, la gestione cedua si rivela particolarmente adatta, poiché favorisce la crescita uniforme degli alberi, contribuendo a migliorare la qualità del legno estratto.

Tre sono i principali vantaggi di una gestione a bosco ceduo:

  1. Sostenibilità a Lungo Termine: la gestione cedua assicura che il bosco continui a produrre legname nel tempo senza esaurire risorse. La corretta implementazione di pratiche cedue contribuisce a mantenere la biodiversità, l’equilibrio idrogeologico e la qualità del suolo.
  2. Minimizzazione dell’Impatto Ambientale: attraverso il ciclo di taglio e rigenerazione, la gestione cedua riduce al minimo l’impatto ambientale rispetto alle pratiche di disboscamento intensivo. La foresta mantiene la sua funzionalità ecologica, svolgendo un ruolo essenziale nella conservazione della fauna selvatica e nell’assorbimento di carbonio.
  3. Promozione della Qualità del Legno: la gestione regolare e oculata del bosco ceduo favorisce la crescita di alberi di qualità superiore. Nel caso del legno di castagno, questo si traduce in una maggiore resistenza, durabilità ed estetica, rispondendo alle richieste di mercati che apprezzano la qualità intrinseca del materiale.

Per garantire una gestione sostenibile del bosco ceduo, Chinucci Legnami ha scelto di adottare la PEFC. Si tratta di una certificazione di gestione sostenibile delle foreste atta ad assicurare che le foreste siano gestite in linea con ferrei requisiti ambientali, sociali ed economici. La certificazione di catena di custodia tiene traccia dei prodotti forestali dalle foreste gestite in maniera sostenibile al prodotto finale.

La PEFC nasce in risposta alle preoccupazioni sulla conservazione delle foreste di tutto il mondo. Si è sviluppata a seguito della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo (UNCED) tenutasi in Brasile nel 1992, dove è stato definito che lo “sviluppo sostenibile” è un obiettivo comune dello sviluppo umano.

La certificazione forestale è fondamentale per fornire prove della gestione sostenibile delle foreste, consente ai proprietari e ai gestori forestali di dimostrare che le pratiche che oggi applicano nella foresta sono realmente sostenibili e che le loro foreste soddisfano sia i bisogni attuali che quelli delle generazioni future. La PEFC svolge anche il compito di strumento per la sostenibilità, consentendo ai consumatori e alle aziende di scegliere prodotti provenienti da fonti sostenibili, premiando i proprietari di foreste responsabili e creando un incentivo per i proprietari forestali non certificati ad ottenere la certificazione. La certificazione forestale aumenta il valore delle foreste costruendo la fiducia dei consumatori e quindi creando una domanda aggiuntiva per i prodotti forestali. L’aumento di valore e di domanda per i prodotti forestali è uno dei modi migliori per conservare le foreste, in quanto impedisce che i terreni forestali siano svincolati per usi alternativi del territorio come l’agricoltura.

Tale certificazione non solo attesta la provenienza sostenibile del legno, ma anche la conformità alle migliori pratiche di gestione forestale. Nel caso specifico del bosco ceduo, tale certificazione sottolinea l’impegno a lungo termine per mantenere la salute dell’ecosistema forestale.

Prenderci cura della natura è da sempre il compito di Chinucci Legnami, poiché a lei siamo fortemente legati e in sua assenza, non potrebbero più esistere lavori come il nostro. Fin dal suo anno di fondazione, il 1977, la nostra azienda ha da sempre perseguito l’obiettivo di affidarsi a una produzione di legname che si basasse sulla sostenibilità. Da sempre, ci siamo dedicati alla ricerca di materiali di alta qualità, in gran parte provenienti da zone boschive italiane limitrofe di nostra proprietà. È grazie a questa particolare attenzione che per noi diviene possibile seguire ciascuno degli alberi di castagno curandone la crescita fino al momento del taglio.

Siamo inoltre fieri di essere italiani anche per via di uno dei più grandi obiettivi raggiunti, in questi ultimi tempi, dalla nostra penisola. Infatti, dal 2022 possiamo finalmente affermare che più di un terzo (il 36,7%) del territorio italiano è ricoperto da foreste e questa percentuale è in costante crescita. Parliamo di un polmone verde di ben 11.054.458 ettari, e di un balzo di quasi il 20% nell’ultimo decennio.

Oggi, il volume complessivo stimato per tutti gli alberi dei boschi italiani supera quota 1,5 miliardi di metri cubi, con un valore medio per ettaro pari a 165,4 metri cubi. Un valore aggiunto green del quale possiamo ritenerci veramente onorati di far parte grazie ai nostri boschi di castagno.

Governare un bosco significa gestirlo con tecniche di cultura avanzate e diversificate. Il rinnovamento dei nostri boschi è la parte che più ci affascina e che ci permette di rendere il più possibile ecosostenibile la nostra attività.

Legno Certificato e Sostenibile: ecco come verificarlo

Nell’era della consapevolezza ambientale, i consumatori rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere pratiche sostenibili nell’industria del legno. Essere ben informati sulla provenienza del legno che si vuole utilizzare è un diritto fondamentale, particolarmente importante per coloro che vogliono essere attenti alla sostenibilità dell’ambiente utilizzando unicamente prodotti certificati.

Fin dall’antichità il legno è stato “il migliore amico dell’uomo”. Questo anche perché l’evoluzione della nostra specie è stata possibile anche grazie al continuo utilizzo di questo importante materiale, disponibile in grandi quantità e rivelatosi indispensabile per la realizzazione delle prime abitazioni e strumenti.

Ancora oggi, il legno è uno dei materiali preferiti nel mondo dell’edilizia e dell’arredamento ed è proprio la sua elevata sostenibilità a renderlo così fruibile rispetto ad altri prodotti. A differenza di metalli, cementi e altri materiali simili, il legno è un prodotto realmente rinnovabile per natura che viene realizzato con un dispendio minimo di energia.

La sua lavorazione è inoltre molto più semplice ed economica rispetto ai suoi “concorrenti” meno naturali, cosa che permette anche di tenere sotto controllo il prezzo finale destinato all’utente.

L’utilizzo dei sopraccitati boschi a ceduo, inoltre, permette di aiutare costantemente il pianeta “a respirare”. Le foreste, come ben sappiamo, svolgono la fondamentale azione di ridurre la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera, mantenendo un equilibrio indispensabile per il nostro pianeta atto a contenere i possibili danni derivanti dall’effetto serra.

Scegliere il legno come materiale vuol dire quindi avere una particolare attenzione per l’ambiente, contribuire alla sua salute e, di conseguenza, a quella di voi stessi.

Verificare che un legno sia certificato e sostenibile è ovviamente possibile e semplice, anche grazie a certificazioni come la già citata PEFC.

Per aiutarvi in questo compito, ecco un elenco di pratiche da poter seguire:

  1. Conoscere le Certificazioni Chiave: il principale certificato ambientale per il legno di castagno è il Programma di Certificazione della Gestione Forestale Sostenibile (PEFC). Familiarizzarsi con tale marchio è il primo passo per un consumatore consapevole. È possibile farlo in maniera autonoma, partendo dal sito ufficiale della certificazione, oppure potete rivolgervi direttamente a noi di Chinucci Legnami. Saremo a vostra disposizione per rispondere a ogni vostra domanda in merito.
  2. Verificare la Presenza del Marchio: prima di effettuare un acquisto, verificate se il legno di castagno o i prodotti in legno che state considerando presentano chiaramente il marchio di una certificazione riconosciuta. La presenza del marchio PEFC indica che il legno proviene da fonti gestite in modo sostenibile.
  3. Esplorare le Informazioni sulla Catena di Fornitura: le aziende responsabili spesso forniscono dettagli sulla catena di fornitura del loro legno di castagno certificato. Cercate informazioni riguardo al percorso che il legno ha seguito, dalla foresta al prodotto finito. La trasparenza sulla catena di fornitura è un segno positivo di impegno verso la sostenibilità.
  4. Considerare la Gestione Cedua: nel caso specifico del legno di castagno, la gestione cedua è un indicatore di pratiche sostenibili. I consumatori consapevoli possono informarsi sulla gestione forestale cedua e preferire prodotti provenienti da boschi che adottano questo approccio, contribuendo così a promuovere la sostenibilità ambientale. Noi di Chinucci Legnami abbiamo sempre optato per tale gestione delle nostre foreste di castagno, caratterizzata da una raccolta periodica di alberi maturi e la successiva rigenerazione naturale o piantagione di nuovi alberi. Questo approccio consente una produzione continua di legname senza compromettere la salute a lungo termine della foresta.
  5. Consultare Siti Web e Guide di Acquisto Sostenibile: numerose risorse online forniscono elenchi aggiornati di marchi e prodotti sostenibili. Siti web come quello della PEFC offrono database di produttori e marchi certificati. Consultate queste risorse prima di effettuare un acquisto per assicurarti di fare scelte consapevoli.
  6. Chiedere Informazioni al Rivenditore: non esitare a chiederci direttamente informazioni sulle pratiche di gestione forestale adottate per il nostro legno di castagno. Come ogni altro rivenditore responsabile, saremo ben disposti a fornire tutti i dettagli sulla sostenibilità dei nostri prodotti, illustrandovi ogni dettaglio riguardante la gestione delle nostre foreste e la provenienza dei nostri materiali.

Adottare queste pratiche vi permetterà di diventare dei consumatori consapevoli, contribuendo a sostenere un’industria del legno di castagno in Italia che abbracci realmente la sostenibilità ambientale e la gestione responsabile delle risorse forestali.

L’importanza del riciclo del legno per l’edilizia sostenibile

L’edilizia sostenibile è divenuta un imperativo etico e una necessità ambientale, con la ricerca continua di materiali eco-compatibili e pratiche costruttive responsabili. In questo contesto, il riciclo del legno, come quello di castagno, emerge come un contributo significativo alla sostenibilità ambientale, garantendo non solo una gestione responsabile delle risorse forestali, ma anche la creazione di ambienti edificati con una minore impronta ecologica.

Nel particolare, il legno di castagno, noto per la sua durabilità e bellezza intrinseca, rappresenta una risorsa naturale importante a questi scopi. Integrare il riciclo del legno nell’edilizia sostenibile offre numerosi vantaggi, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale della costruzione.

Dal recupero di antichi mobili al riciclo di travi e pannelli, il legno può essere reintegrato nel ciclo di vita dei materiali da costruzione. L’utilizzo del legno di castagno riciclato riduce la richiesta di nuovi tagli, promuovendo così la gestione sostenibile dei boschi.

Sono molte le applicazioni nell’edilizia sostenibile per il legno. Ecco alcuni esempi:

  • Strutture in Legno Riciclato: il legno di castagno riciclato può essere impiegato per la costruzione di strutture portanti, come travi e colonne. Questo non solo riduce il consumo di nuovi materiali, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di carbonio associate alla produzione di cemento e acciaio.
  • Reinterpretazione degli Interni: mobili, pavimenti e rivestimenti in legno di castagno riciclato aggiungono un tocco di autenticità e sostenibilità agli interni. Queste applicazioni non solo riducono la necessità di nuovi materiali, ma promuovono anche uno stile di vita consapevole.
  • Pannelli Isolanti e Bioedilizia: il legno di castagno può essere trasformato in pannelli isolanti, contribuendo all’efficienza energetica degli edifici. L’utilizzo di materiali naturali per l’isolamento riduce l’uso di prodotti sintetici, promuovendo un ambiente interno salubre.

Oggi, l’edilizia sostenibile è possibile grazie al riciclo del legno, questo perché tale materiale rappresenta un passo avanti nella direzione di un settore costruttivo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Questa pratica non solo contribuisce alla conservazione delle risorse forestali, ma promuove anche l’adozione di materiali che abbiano un impatto positivo sul ciclo di vita degli edifici. Il legno, attraverso il riciclo e l’utilizzo responsabile, continua a dimostrare la sua versatilità e il suo ruolo fondamentale nella costruzione di un futuro edilizio sostenibile.

Se progettate in modo adeguato, le strutture in legno hanno numerosi vantaggi. In primis troviamo sicuramente la rapidità di costruzione, la loro stabilità soprattutto in termini sismici e il grande risparmio energetico sul lungo periodo.

Le costruzioni in legno costituiscono già una valida alternativa, diffusa da tempo in Italia, alla tradizionale edilizia in muratura o in cemento armato. Uno dei grandi problemi oggi in campo edile, infatti, è la gestione dei rifiuti di cantiere e dei resti degli edifici una volta finita la loro vita utile. Con l’utilizzo del legno questo è un problema che non si pone poiché la prefabbricazione degli elementi per le costruzioni permette di ridurre i rifiuti e anche quelli prodotti risultano facilmente riciclabili.

Al contrario, la produzione e l’utilizzo di materiali come il calcestruzzo, uno dei più utilizzati in edilizia, provoca fino al 11% delle emissioni di CO2 annuali. Per ribaltare questa tendenza dobbiamo necessariamente utilizzare materiali come il legno, l’unico a essere prodotto da fonti rinnovabili e che contribuisce a rimuovere CO2 dall’atmosfera, dannosa per la nostra salute.

Questo cambiamento però necessita di uno stravolgimento vero e proprio sia nella cultura aziendale che nella progettazione.

Come da sempre noi di Chinucci Legnami ribadiamo, l’utilizzo di materiali riciclabili è un passo necessario per rendere circolare e sostenibile uno tra i settori che produce più scarti al mondo. Solo così facendo si potrà parlare di “edilizia circolare”. Ad oggi, purtroppo, i rifiuti prodotti vengono semplicemente smaltiti in discarica, l’opzione meno ecologica possibile. Gli elementi edili di scarto vengono classificati come “speciali”, non pericolosi, ma rappresentano comunque nel lungo periodo una minaccia per il benessere di tutto il pianeta.

Per far sì che il settore edile diventi veramente sostenibile e meno impattante sul nostro pianeta è necessario che tutta la filiera si impegni verso un vero cambiamento, dalla fase progettuale a quella di demolizione e smaltimento.  L’impiego e la scelta di materiali con un ciclo di vita sostenibile sono dunque una necessità e una priorità da mettere in atto subito. Numerose aziende stanno abbracciando questa filosofia ma non basta.