La questione sostenibilità è oggi più importante che mai e anche per questo è sempre più legittimo pretendere che il materiale utilizzato in qualsiasi tipo di lavoro, come il legno, sia certificato e proveniente da una gestione forestale sostenibile.
Nonostante il legno sia già un materiale sostenibile per antonomasia, realizzato senza trattamenti dannosi per l’uomo e per la natura, in tempi non sospetti, Chiunucci Legnami ha deciso di ottenere il certificato PEFC.
Cos’è il certificato PEFC
La PEFC è una certificazione forestale, nata per rispondere alle preoccupazioni sulla conservazione delle foreste a livello mondiale e, più in generale, atta a far fronte alla richiesta di sostenibilità. Questa si è sviluppata a seguito della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo (UNCED) tenutasi in Brasile del 1992. È stato proprio in questa occasione che, per la prima volta, si è definito come lo “sviluppo sostenibile” sia un obiettivo comune dello sviluppo umano.
In uno dei documenti prodotti dal suo incipit, “Principi forestali”, si affermava che “le foreste sono essenziali per lo sviluppo economico e il mantenimento di tutte le forme di vita”.
In Europa, la PEFC viene fondata nel 1999 in risposta ai requisiti specifici di aziende e piccoli proprietari forestali che non avevano potuto ottenere la certificazione forestale attraverso sistemi di certificazione alternativi specifici per aree tropicali.
Da allora, questo circuito è divenuto il sistema di certificazione forestale più grande al mondo e il sistema di certificazione preferito dai proprietari di piccole e medie foreste.
La PEFC Italia, infine, sorge nel 2001 per volontà di piccoli proprietari forestali, Regioni, Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste e tutti i rappresentanti del mondo forestale in un processo partecipato che ha coinvolto tutti gli attori del settore.
La scelta di un bosco ceduo
Come era già stato sottolineato in questo precedente articolo, Chinucci Legnami ha, fin dalla sua fondazione nel 1977, scelto di perseguito l’obiettivo di affidarsi a una produzione di legname che si basasse sulla sostenibilità. Da sempre si è deciso di ricercare materiali di alta qualità, in gran parte provenienti da zone boschive limitrofe all’azienda stessa.
È in questo modo che è divenuto possibile per l’azienda seguire ciascuno degli alberi di castagno e curarne la crescita fino al momento del taglio, facendo attenzione all’utilizzo di boschi governati “a ceduo”.
In questi boschi si prevede il taglio dei tronchi escludendo un determinato numero di piante, secondo quanto previsto dal progetto di taglio redatto da un agronomo ed autorizzato dagli enti preposti, a salvaguardia del terreno e al fine di agevolare la naturale e graduale ripropagazione del bosco.
Il legno, il materiale naturale ed ecosostenibile per antonomasia
Fin dall’antichità il legno è stato “il migliore amico dell’uomo”. L’evoluzione della nostra specie è stata possibile anche grazie al continuo utilizzo di questo eccezionale materiale, rivelatosi indispensabile per la realizzazione delle prime abitazioni e utensili.
Ancora oggi, il legno è uno dei materiali preferiti nel mondo dell’edilizia e dell’arredamento. A renderlo così fruibile è anche la sua eccezionale sostenibilità. A differenza di cementi, metalli e altri materiali simili, il legno è un prodotto rinnovabile per naturale e realizzato con un dispendio minimo di energia.
La sua lavorazione è molto più semplice ed economica rispetto ai suoi “concorrenti” meno naturali, cosa che permette anche di tenere sotto controllo il prezzo finale destinato all’utente.
L’utilizzo dei sopraccitati boschi a ceduo, inoltre, permette di aiutare costantemente il pianeta “a respirare”. Le foreste, come ben sappiamo, svolgono la fondamentale azione di ridurre la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera, mantenendo un equilibrio indispensabile per il nostro pianeta atto a contenere i possibili danni derivanti dall’effetto serra.
Scegliere il legno come materiale vuol dire quindi avere una particolare attenzione per l’ambiente, contribuire alla sua salute e, di conseguenza, a quella di noi stessi.