La domanda che viene posta da coloro che si avvicinano al mondo delle costruzioni in legno o comunque decidono di utilizzare questo materiale per le proprie case è sempre la stessa “Quanto dura una casa in legno?“. Un dubbio quanto mai legittimo, soprattutto perché la realizzazione di una casa è un investimento importante dove poterci abitare per anni senza la comparsa di inconvenienti e in tutta sicurezza.
La prima cosa che dobbiamo dire è che i sistemi di produzioni di legno strutturale, utilizzato in edilizia, si sono evoluti e molto migliorati negli anni. A livello di regolamentazione oggi la norma tecnica per le costruzioni NTC 2008 riconosce a pieno titolo il legno come materiale da costruzione e pertanto è obbligatorio presentare, come per tutti gli altri materiali, tutti gli attestati e i certificati necessari, di cui la nostra azienda è provvista. Per maggiori informazioni vai a CERTIFICAZIONI LEGNAME DI CASTAGNO AD USO STRUTTURALE
Possiamo aggiungere che sono molti gli esempi di strutture in legno del passato, realizzate seguendo metodi e criteri ben stabiliti, giunte fino ai giorni nostri in perfetto stato di conservazione come il tempio giapponese di “Hōryū Gakumonji”, completato nell’anno 607, che rappresenta la più antica struttura in legno esistente al mondo.
Il legno il materiale edile del futuro
Sono molti i pregiudizi dietro questo tipo di strutture che spingono le persone, che vogliono costruire una casa in legno, a mettere da parte questo loro desiderio e a indirizzarsi verso la classica struttura in muratura. Tradizionalmente si è tenuti a credere che questo materiale sia meno resistente e durevole inquanto più soggetto a umidità, muffe, agenti atmosferici e insetti o nel peggiore caso facilmente infiammabile. Tutto questo non è affatto vero: le case in legno durano almeno quanto quelle in muratura.
Inoltre sono molti i professionisti che affermano che il legno è il materiale edile del futuro. E vi sono molte ragioni per questa scelta. La più importante è ovviamente la natura ecologica rispetto alla maggior parte dei materiali edili tradizionali. Il legno ha un ruolo importante nel contrastare i cambiamenti climatici, infatti la commissione UE continua ad affermare che un maggior impiego di prodotti in legno favorirebbe il rimboschimento, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2.
Le strutture in legno garantiscono la medesima durata delle case tradizionali e possono anche superarla. Oggi poi le tecniche edili in Europa sono all’avanguardia: difficile, quando non impossibile se si sceglie un certo stile, distinguere una struttura in legno da una in cemento, inoltre costruire in legno conviene, innanzitutto perché la facilità di riparazione, è molto più semplice rispetto a quella di una casa in muratura, e poi perché i costi sono infinitamente inferiori rispetto all’edilizia tradizionale. Certo, bisogna saper cercare il costruttore giusto e avere un po’ di dimestichezza con progetti e materiali, ma è davvero possibile risparmiare decine di migliaia di euro.
I fattori che incidono sulla durate del legno
Quando ci riferiamo alla durabilità delle case in legno stiamo tecnicamente parlando della capacità della costruzione di rimanere in uso entro i parametri di manutenzione previsti. Vale a dire che con una manutenzione adeguata, l’edificio dura quanto è stato stipulato in fase di progetto (10, 50 o 100 anni) senza grandi imprevisti e senza continue ristrutturazioni. Invece per la durabilità del legno si intende: la capacità intrinseca di una specie legnosa di resistere al degradamento cagionato da organismi xylofagi (dal greco “xýlon” = legno e “phagèin” = mangiare) o lignivori: insetti (coleotteri e isotteri), funghi, e organismi marini. È direttamente proporzionale alla quantità di estrattivi (tannini, flobafeni, alcaloidi, fenoli, polifenoli…) capaci di inibire la vita di insetti e funghi o all’inverso di favorirne la diffusione (amido, zuccheri, glucosio…).
La comparsa di funghi è possibile solo quando il legno supera un’umidità del 20%, per cui, oltre a scegliere la giusta specie legnosa, meglio legni duri come per esempio il castagno, è molto importante la qualità della progettazione e del processo di realizzazione. Questo perché una casa ben costruita, cioè ben progettata e ben assemblata, garantisce una maggiore durata nel tempo e una maggiore resistenza agli agenti atmosferici, funghi e parassiti.
Resistenza al fuoco: le case in legno bruciano prima?
Uno dei fattori che ha spesso allontanato molti acquirenti da utilizzare questo materiale è quello della resistenza al fuoco delle strutture in legno.
La resistenza al fuoco di un elemento strutturale è definita dalla norma UNI CEI EN ISO 13943 come la “capacità di un elemento di conservare, per un periodo di tempo stabilito, la richiesta stabilità e/o tenuta e/o isolamento termico al fuoco e/o ogni altra prestazione attesa definita in una prova normalizzata di resistenza al fuoco”.
Contrariamente alla credenza popolare molti studi hanno dimostrato che il legno brucia molto lentamente, in quanto la carbonizzazione rallenta il propagarsi della combustione verso il centro dell’elemento. Una struttura in legno è quindi in grado di resistere in modo deciso e prolungato agli incendi, indipendentemente dalla temperatura raggiunta.
Inoltre dobbiamo sapere che le grandi travi di legno quando sono sottoposte all’azione del fuoco, anche se possono apparire carbonizzate, mantengono ancora gran parte delle loro proprietà fisico-meccaniche, a differenza di quanto accade con altri materiali come l’acciaio o il calcestruzzo.
Se avete ancora dubbi sulla durata delle case in legno… CONTATTATECI!!!
Noi di Chinucci Legnami possiamo fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno. Il nostro legname di castagno possiede le CERTIFICAZIONI PER L’ USO STRUTTURALE indispensabili per essere utilizzato come materiale da costruzione.