Per qualsiasi viticoltore, la scelta di un sistema di pali per vigneto può essere tanto importante quanto l’individuazione dell’attrezzatura giusta atta a svolgere al meglio il proprio lavoro.
La scelta del palo corretto è uno dei fattori fondamentali su cui incentrare la progettazione del vitigno: le opzioni disponibili sono diverse e scegliere non è semplice. Inoltre, optare per una scelta economica non significa sempre risparmiare; nel tempo un prodotto meno costoso potrebbe portare costi di gestione e manutenzione molto elevati.
Gli aspetti da ponderare in fase analitica sono tante: il tipo di terreno, il clima della zona in cui si trova il vitigno, la tipologia di raccolta delle uve (meccanica o a mano) e molto altro.
Quindi, come scegliere i pali per vigneti più adatti alle nostre esigenze?
In questo articolo ti aiuteremo a chiarire ogni dubbio.
Pali in legno di castagno, IN METALLO o in cemento: quale materiale scegliere?
Uno dei primi fattori da tenere in considerazione nella scelta dei pali per vigneti è sicuramente il materiale in cui sono costruiti. Tra i più comuni troviamo sicuramente il cemento, il metallo e il legno.
Un elemento che determina la scelta di un palo piuttosto che un’altro è la resistenza agli agenti atmosferici esterni, come umidità, calore, vento ecc.
Vediamo insieme ogni materiale nello specifico.
Pali in cemento
Fino a diversi anni fa si utilizzavano i pali in cemento fenestrato, oggi sono stati quasi del tutto sostituiti da quelli in cemento pre-compresso che, grazie alla loro struttura con un’armatura centrale in fili di ferro, risultano essere più resistenti. Se da una parte troviamo il vantaggio della loro longevità, dall’altro troviamo lo svantaggio di pali estremamente pesanti e poco maneggevoli. Inoltre, una volta svolto il loro compito, sono difficili da smaltire e quindi poco sostenibili per l’ambiente.
PALI IN METALLO
Ci sono diverse opzioni quando si parla di pali in acciaio. I più diffusi sono a Omega o a sezione aperta a C. Seppur sia possibile riciclare questo materiale una volta dismesso, d’altra parte c’è il rischio che i pali in acciaio si arrugginiscano o, in alcuni casi, che si pieghino facilmente durante la raccolta meccanica. Perciò è un materiale resistente sì agli agenti atmosferici, specialmente se trattatati con zincatura a caldo, ma difficile da gestire e mantenere intatto nel tempo.
PALI PER VIGNETO IN LEGNO
Per ultimi vogliamo parlarvi dei pali in legno, precisamente in castagno.
Il legno di castagno si caratterizza per le sue ottime qualità, infatti è utilizzato per diversi scopi sia in agricoltura che in edilizia.
È un semi duro, con una buona resistenza sia all’umidità che agli agenti atmosferici, oltre ad essere un prodotto durevole nel tempo.
Il castagno contiene inoltre tannini pari circa al 7% del totale dei sui tessuti, ovvero composti polifenolici che migliorano la resistenza del legno; hanno un’azione protettiva anche nei confronti dei tarli e la loro presenza evita di dover sottoporre il legno a trattamenti particolari.
Questo è un elemento essenziale per i pali dal momento che sono elementi esposti agli agenti atmosferici esterni, in particolar modo all’umidità.
La lavorazione del castagno da paleria, dopo la fase di coltivazione e di taglio, prevede lo scortecciamento, l’eliminazione di eventuali nodi del tronco e l’appuntitura.
Perché vengono scortecciati?
La risposta è semplice. La corteccia tende a trattenere acqua e può compromettere la resistenza e la longevità del legno, per questo motivo tendenzialmente, se non per motivi estetici, si tende a rimuoverla.
pali di testata E ALTRI PALI: COME POSIZIONARLI?
Indicativamente, i pali vanno posti ad una distanza di circa 5-6 metri ed ad una profondità di circa 60 cm. Devono essere impiantati ad un’altezza di circa 200 cm fuori terra per i pali centrali, mentre quelli di testata ad almeno 250 cm. I pali di testata sono i pali che vengono posti all’inizio del filare.
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Utilizzare i pali in legno vuol dire fare una scelta ecologica e vicina all’ambiente: di fatto questi elementi hanno un impatto sul sistema davvero basso, sia a livello estetico, sposandosi perfettamente con il vigneto, che a livello di successivo smaltimento. Inoltre, utilizzando il legno in vigna, si ritornerà ai paesaggi viticoli tradizionali, proprio come una volta.
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