Il legno di castagno

Un legno dalle mille qualità e dai molteplici utilizzi

IL LEGNO DI CASTAGNO

Il legno di castagno ha molte ottime qualità ed è quindi utilizzato per diversi scopi sia in agricoltura che in edilizia e nel settore dell’arredamento. Per comprenderne al meglio le peculiarità, è utile conoscere almeno per grandi linee come si coltiva questo albero longevo e come si arriva al prodotto finale, ovvero ai pali in castagno. La specie Castanea Sativa è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e trova l’habitat ideale in terreni acidi, profondi e fertili, dai 200 agli 800 – 900 metri sul livello del mare.

legno di castagno

La pianta di Castagno

La pianta si sviluppa inizialmente con lentezza, ma poi la crescita diventa veloce, l’albero raggiunge il suo massimo splendore intorno ai 50 anni e può vivere anche diversi secoli. Il bosco di castagni è decorativo, ma quando viene tenuto per ricavarne legna deve essere fitto, in modo che le piante si sviluppino molto in altezza, con un tronco lungo e dritto. Un albero di castagno può arrivare fino a 30 metri di altezza.

Diverso è il discorso per i castagneti da frutto, i quali devono essere invece ben esposti alla luce e al sole, e vanno quindi tenuti più diradati. Apprese le principali nozioni riguardo le caratteristiche del castagno e del suo legno, vediamo come questo materiale viene ricavato e lavorato. 

Il bosco di Castagni

Governare un bosco significa gestirlo con tecniche colturali diverse, a seconda dello scopo per il quale esso viene mantenuto. I sistemi principali sono soprattutto due: a ceduo, oppure ad alto fusto (o fustaia). Il governo a ceduo è possibile per i boschi di castagno poiché si basa sulla riproduzione di nuovi fusti recidendo il tronco della pianta madre, una caratteristica tipica delle latifoglie. Naturalmente i fusti che si rigenerano hanno lo stesso patrimonio genetico del ceppo da cui hanno origine.

Il governo a ceduo ha, a sua volta, diverse metodologie: si possono tagliare tutti i tronchi, rigenerando l’intero bosco, o solo quelli più vecchi, o ancora si possono lasciar crescere nel terreno anche giovani piante da seme, in modo da avere un rinnovamento dei vecchi ceppi. Il trattamento nelle fustaie consiste nel taglio degli alberi e può essere a taglio raso, eliminando tutte le piante, con l’inconveniente di lasciare il terreno totalmente scoperto, a tagli successivi o con taglio di preparazione, al fine di consentire una naturale e graduale ripropagazione del bosco.

Queste nozioni servono a comprendere, anche se in modo molto semplicistico e riassuntivo, il modo in cui vengono prodotti i pali di castagno che usiamo per molteplici scopi. L’interesse sempre maggiore per questo materiale è dovuto ai costi contenuti, alla relativa facilità di approvvigionamento, alla durata e all’aspetto estetico molto gradevole, soprattutto se confrontato con pali di metallo o cemento.

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